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La Via Francigena

 

La via Traiana 

La via Micaelica

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MARGHERITA DI SAVOIA E LA VIA FRANCIGENA

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La Via Traiana 

La via Micaelica 

 

La Via Francigena è storicamente detta “la via che viene dalla Francia”.

Anticamente con tale nome sono stati chiamati più percorsi che venendo da ovest entravano in Italia.

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Margherita di Savoia è stata inserita nei percorsi della Via Francigena. Tale percorso si sviluppa lungo due direttrici principali: la Via Traiana che parte da Faeto ed arriva sino a Santa Maria di Leuca e la Via Michaelica da Troia a Monte Sant'Angelo con relativo tratto di collegamento della Via Litoranea che si estende da Manfredonia a Bari. Ed è proprio lungo la direttrice della Litoranea che si colloca Margherita di Savoia.

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La via Traiana 

Costruita fra il 108 ed il 110 d.C. per volontà dell’imperatore Traiano, era una strada romana che si sviluppava sopra un preesistente tracciato di epoca repubblicana, e collegava Beneventum a Brindisi, diventando di fatto una variante della via Appia antica.
Fra gli altri lavori di restauro della via Appia, Traiano progettò la costruzione di una nuova via più ad oriente, fra Benevento e Brindisi, e la munì di numerosi ponti e viadotti, così da renderla praticabile anche durante l’inverno. 

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La via Micaelica 

Viene chiamata Via Micaelica, o Via dell’Angelo, se la si considera la Via che collega Roma con Monte S.Angelo, ove si trova l’antichissimo santuario ipogeo di San Michele. Sempre più spesso, anche se impropriamente, viene chiamata “Francigena del Sud” se la si considera l’ideale prosecuzione della via che collega il nord Europa con Roma.  Il suo tracciato segue l’itinerario della romana Via Latina (detta più comunemente Casilina) o della Via Appia fino a Capua e lungo la Via Appia Traiana.

Tra il 1151 ed il 1154 Nikulas di Munkathvera, abate islandese del monastero di Thingor, si recò in pellegrinaggio a Roma e a Gerusalemme e scrisse un diario accurato nel quale descrisse itinerari, varianti di percorso, luoghi visitati. Oltrepassata Roma l’abate scelse la Via Latina in quanto la Via Appia nel tempo si era andata impaludando nell’area Pontina; passò da Frascati, Ferentino, Ceprano, Aquino, Capua, Montecassino, Benevento, Siponto, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Bari

Un’altra descrizione di questo percorso è stata lasciata dal re francese Filippo Augusto che, tornando alla fine del secolo XII dalla terza crociata, sbarcò ad Otranto, seguì la costa pugliese percorrendo poi la via Appia Traiana e la Via Latina, in un percorso coincidente in sostanza con quello di Nikulas.

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