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Cooperativa di Comunità "Margherita"
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BARLETTA
BARLETTA
La città della Disdida

grotta-montesantangelo-1

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SUI PASSI DELLA VIA TRAIANA
da Canne della Battaglia a Canosa di Puglia
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Al valico di San Vito (in territorio di Faeto) la strada toccava la massima altitudine (947 m s.l.m.). Il valico è sovrastato da un'altura isolata, il Castiglione, che ebbe sempre grande rilevanza strategica[5]. Più oltre la strada incontrava un ultimo ostacolo, l'aspra dorsale dei monti della Daunia, che veniva superata mediante un passaggio assai angusto (forse ottenuto artificialmente), il cosiddetto Buccolo[1]. Da qui la via scendeva quindi ripida verso Aecae, l'attuale Troia, per poi abbandonare il tracciato rettilineo del tratturello Camporeale-Foggia dirigendosi invece verso Herdonia, al centro del Tavoliere delle Puglie[8].
Da questo centro la strada proseguiva verso Canusium (Canosa), Coratum (Corato), Rubi (Ruvo), Butuntum (Bitonto)
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Percorso : Margherita di Savoia, Canne della battaglia, Canosa di Puglia
Per informazioni contattare la segreteria
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Canne (Cannae in latino, Κανναί in greco antico e bizantino) era un'antica città della Puglia, che sorgeva a 54 m s.l.m. sopra un'altura posizionata sulla riva destra dell'Ofanto, a 9 km dal mare. Celebre per la famosa Battaglia di Canne, oggi nella località chiamata Canne della Battaglia (BT), si possono trovare resti archeologici di grande interesse. Nei dintorni sono stati inoltre ritrovati i resti di un villaggio apulo (tra cui un menhir) e quelli di una necropoli.
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Canosa sorge a un paio di chilometri dalla sponda destra del fiume Ofanto e a una ventina di chilometri dal Mare Adriatico, su un territorio livellato, anticamera dell'altopiano delle Murge (tra i 105 e i 140 m s.l.m.).
ondata secondo la leggenda dall'eroe omerico Diomede, decantato nell'Iliade, Canusium è stato tra i più importanti centri indigeni della Daunia prima e della Apulia poi.
I primi insediamenti autoctoni (composti dai Dauni, ramo settentrionale del popolo degli Iapigi), stabiliti su quella fascia di terra chiamata dagli archeologi Campi Diomedei, risalgono ad un'epoca di gran lunga precedente a quella diomedea, e precisamente al Neolitico (6000-3000 a.C.). Le epoche successive vedono il costituirsi dell'abitato arcaico di Toppicelli, sulla piana ofantina, caratterizzato dalla presenza di edifici e tombe aristocratiche ricchissime di corredi appartenenti al ceto di quelli definiti poi "principi dauni".
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